Interface è una nuova rivista lanciata da attivisti e accademici provenienti da varie parti del mondo, in risposta allo sviluppo e alla accresciuta visibilità dei movimenti sociali negli ultimi anni – e all’immensa quantità di conoscenza generata durante questo processo. Questa conoscenza viene creata in tutto il mondo, in molti contesti e in molti modi, e costituisce una risorsa incredibilmente preziosa per l’ulteriore sviluppo dei movimenti sociali. Interface risponde a questo bisogno, volendo essere uno strumento per aiutare i nostri movimenti ad apprendere gli uni dagli altri a partire dalle proprie lotte.
Interface è un forum che unisce attivisti di diversi movimenti, ricercatori che lavorano con i movimenti, e accademici radicali provenienti da diversi paesi. Interface vuole contribuire alla produzione di analisi che possano legare movimenti e tematiche diversi, che funzionino in culture e continenti diversi, e che creino un dialogo fra diverse tradizioni teoriche e disciplinari.
Per questo, Interface prova a sviluppare analisi e conoscenze che permettano di apprendere le lezioni legate a specifici processi ed esperienze di movimenti sociali per poi tradurle in una forma che sia utile per altri movimenti. Facendo questo, il nostro obiettivo è di includere materiale che possa essere usato in una grande varietà di modi dai movimenti – in termini del suo contenuto, del suo linguaggio, del suo scopo e della sua forma.
Stiamo cercando contributi che abbiano diversi formati: articoli convenzionali, discussioni facilitate, interviste, appunti di azione, appunti di insegnamento, documenti chiave e analisi, recensioni di libri – e oltre (per i dettagli si vedano le linee guida per gli autori). Gli articoli di ricerca sono sottoposti a un processo di peer review condotto sia da attivisti che da accademici. Invece, gli altri tipi di contributi saranno curati in modo simpatetico e in generale l’intero processo editoriale tenderà ad assistere gli autori per trovare dei modi per esprimere le proprie idee, così che tutti noi si possa essere ascoltati superando le distanze geografiche, politiche e culturali.
Il nostro primo numero, pubblicato a Gennaio 2009, si concentrava sul tema della “conoscenza di movimento”: cosa conosciamo, come possiamo creare conoscenza, cosa ne facciamo e in che modo quel che conosciamo può fare la differenza nelle lotte dei movimenti e nella creazione di un mondo diverso e migliore.
Il nostro secondo numero, che sarà pubblicato a Settembre del 2009, avrà spazio per articoli generici sui diversi aspetti dei movimento sociali e conterrà una sezione tematica speciale riguardante “società civile versus movimenti sociali”. Con questa sezione tematica intendiamo riferirci alla accresciuta tensione tra due versioni di partecipazione alla politica. Da un lato, ci sono versioni di partecipazione popolare alla politica “ufficialmente approvate”, che mirano a mobilitare il consenso per il neo-liberismo. Si tratta del mondo della consultazione e della partecipazione, delle ONG e delle partnership. Dall’altro lato, troviamo il mondo meno garbato e raffinato delle persone che provano a partecipare alla politica partendo dalle loro stesse definizioni di politica, attraverso le loro forme e per i loro propri obiettivi – movimenti sociali, proteste popolari, azioni dirette e così via. Nel fare questa distinzione, siamo consapevoli del fatto che spesso le organizzazioni della società civile e i movimenti sociali hanno pratiche e relazioni complesse e contraddittorie che non ricadono in due categorie chiaramente distinte. Uno degli obiettivi di questo numero di Interface non è, quindi, quello di imporre un modello unico sulle riflessioni e le analisi di questi differenti tipi di partecipazione. Si intende, piuttosto, aprire la discussione e un ragionamento strategico tra attivisti, partecipanti ai movimenti e ricercatori che lavorano in contesti diversi e hanno diverse esperienze.
Il genere di domande ed esperienze a cui siamo interessati ad esplorare includono (ma non si limitano a):
– Quanto i movimenti sociali e la società civile stanno inI una relazione antagonistica e conflittuale?
– Esistono esempi in cui questa relazione può diventare costruttiva per la lotta a favore della giustizia sociale e di una democrazia popolare.
– Che cosa ci possono dire questo particolare tipo di esperienze sulle possibilità e i limiti per lo sviluppo e il rafforzamento di una resistenza popolare al neo-liberismo?
– Come possiamo sviluppare teoria e pratica che superino la nozione, spesso idealistica, secondo cui le ONG sono sempre attori che favoriscono la giustizia sociale?
– In che modo possiamo superare la critica, spesso semplicistica, che le ONG sono “il cavallo di Troia del neo-liberalismo”?
– Che cosa può dire sulla natura del dominio e della resistenza l’esperienza di chi partecipa e lavora nelle organizzazioni della società civile?
La scadenza per inviare i contributi per il secondo numero è il giorno 15 Maggio 2009. Vi preghiamo di contattare l’editor appropriato se state pensando di inviare un articolo. Si può accedere alla rivista per ulteriori dettagli a: http://www.interfacejournal.net/2008/03/editorial-contacts.html
Interface vuole essere una rivista multilingue. Al momento possiamo accettare e fare la revisione di contributi in Catalano, Croato, Danese, Inglese, Francese, Tedesco, Italiano, Maltese, Norvegese, Portoghese, Rumeno, Russo, Serbo, Spagnolo, Svedese, Turchese e Ungherese. Abbiamo anche intenzione di trovare revisori appropriati in altre lingue, ma al momento non possiamo garantire la revisione di contributi in lingue diverse da quelle elencate sopra.
Stiamo cercando, inoltre, attivisti e accademici interessati a diventare parte di Interface, specialmente coloro che basano la loro attività nei paesi Africani, Sud-Asiatici, Latino Americani, dell’Europa Centrale e dell’Esta, Mediterranei, Oceanici e Nord-Americani. Se siete interessati, vi preghiamo di contattare l’editor appropriato.